L’Italia sta registrando una crescita straordinaria delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), con oltre 400 richieste a regime e più di 500 richieste di contributi provenienti dai fondi del PNRR.
Questo trend dimostra come la transizione verso modelli di produzione energetica sostenibili non sia più solo una visione, ma una realtà concreta che sta coinvolgendo aziende, comunità locali e istituzioni. Paolo Arrigoni, presidente del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), ha recentemente illustrato i vantaggi delle CER durante la tappa di Trieste del tour “InsiemEnergia” organizzato dal Ministero dell’Ambiente, dal GSE e da Unioncamere, sottolineando il potenziale trasformativo di questa iniziativa.
Perché le Comunità Energetiche?
Le CER permettono alle aziende e ai cittadini di produrre e condividere energia rinnovabile, portando a un uso più consapevole delle risorse, alla riduzione delle emissioni di gas serra e al rafforzamento dell’indipendenza energetica. Come evidenziato da Arrigoni, questo modello riduce i rischi legati alla volatilità dei prezzi e alle interruzioni di approvvigionamento, promuovendo al contempo sviluppo economico e sociale. Oltre agli evidenti vantaggi ambientali, le CER rappresentano un’opportunità per le imprese di contribuire direttamente alla crescita locale, investendo in tecnologie sostenibili e creando nuovi posti di lavoro.
Il ministro Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto durante l’evento, ha definito le CER come “l’elemento chiave di una rivoluzione energetica.” Le CER infatti non solo supportano gli obiettivi di diffusione delle energie rinnovabili, ma rappresentano un concreto strumento contro la povertà energetica. Friuli Venezia Giulia è un esempio virtuoso in questo ambito, con numerose CER già attive che beneficiano degli incentivi statali. Il governo sta investendo con convinzione, rendendo queste comunità protagoniste di una “transizione giusta” che possa assicurare benefici economici e sostenibilità per tutte le parti coinvolte.
Un Supporto Strategico alle Aziende: Unioncamere e il Ruolo delle Camere di Commercio
Unioncamere e le Camere di Commercio, coordinate dal presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia Antonio Paoletti, sono state incaricate di svolgere un ruolo fondamentale nella promozione delle CER. Grazie a questa rete, imprese e cittadini possono ottenere informazioni, assistenza e accompagnamento nell’accesso ai benefici delle comunità energetiche. Per le aziende, le Camere di Commercio rappresentano un supporto strategico per semplificare l’adesione ai modelli di autoproduzione energetica, grazie anche agli strumenti di formazione per competenze tecnologiche specifiche previsti dal Piano Transizione 5.0.
CER e Transizione 5.0: Verso un’Industria Resiliente e Sostenibile
Il recente “Piano Transizione 5.0” mira a integrare sostenibilità e resilienza nei processi produttivi italiani, facilitando l’accesso al credito e agli incentivi per l’efficientamento energetico, l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione delle imprese. Questo piano, che coinvolge fondi del programma REPowerEU, include incentivi specifici per l’autoproduzione di energia rinnovabile e prevede tre livelli di risparmio energetico che le aziende devono raggiungere per beneficiare di crediti d’imposta. La realizzazione di progetti all’interno delle CER, che spesso si basano sull’uso di impianti fotovoltaici e altre tecnologie sostenibili, è uno degli elementi strategici per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal piano.
Per le aziende interessate a guidare questa transizione, il contesto attuale rappresenta una straordinaria opportunità: le CER non sono solo uno strumento di risparmio energetico, ma una via per trasformare il modello di business. In questa sfida, la competenza e l’esperienza di partner come Ambra Consulting sono cruciali per navigare il complesso sistema di incentivi, normative e opportunità disponibili.