Con l’annuncio di nuove modifiche al piano Transizione 5.0, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, pone l’attenzione su un nuovo modello d’impresa che unisce innovazione e sostenibilità.

In apertura dell’Open Innovation Summit 2024, il 25 ottobre, Urso ha delineato i prossimi passi per accompagnare le aziende italiane verso una trasformazione che integra il digitale con il rispetto dell’ambiente, ed annunciato delle modifiche che semplificheranno la procedura per la “5.0”.

Digitalizzazione e sostenibilità: una sfida per la competitività aziendale

Nel panorama internazionale, dove la sostenibilità è sempre più un requisito e non solo un vantaggio, il piano Transizione 5.0 si inserisce come una guida per coniugare due fattori cruciali: la modernizzazione digitale e la sostenibilità aziendale. Con un budget di 13 miliardi di euro per il biennio 2024-2025, il piano mira a supportare le aziende che investiranno in queste aree, focalizzandosi su innovazione, formazione e sviluppo di nuove competenze. Urso spiega: “Non si tratta solo di adottare nuove tecnologie, ma di integrare la sostenibilità come principio guida nelle strategie aziendali per una crescita innovativa e rispettosa dell’ambiente”.

Un’evoluzione dal piano 4.0: cosa cambia con Transizione 5.0

La Transizione 5.0 rappresenta un ampliamento del precedente piano 4.0, del quale mantiene alcuni meccanismi consolidati ma con un obiettivo più ampio: armonizzare la transizione digitale e quella ecologica. Per i manager della sostenibilità e dell’innovazione, il nuovo piano introduce strumenti concreti per un cambiamento sistemico. L’iniziativa vuole rispondere alle esigenze delle imprese italiane, che hanno manifestato la necessità di un approccio pratico per superare le complessità tecniche e procedurali dell’adozione di nuove tecnologie, così da garantire il massimo impatto.

Un nuovo modello d’impresa: collaborazione e innovazione aperta

L’obiettivo del governo è creare un ecosistema collaborativo tra aziende, start-up, istituti di ricerca e istituzioni. Il piano Transizione 5.0 si propone di promuovere un modello di impresa che va oltre la singola innovazione: apre la strada a collaborazioni sinergiche per affrontare le sfide globali e migliorare la competitività del sistema produttivo nazionale. “Solo attraverso una cooperazione tra il pubblico e il privato, tra aziende consolidate e realtà emergenti, si potrà costruire un tessuto produttivo italiano capace di affrontare le sfide del futuro,” sottolinea Urso.

Modifiche in arrivo per ottimizzare il piano Transizione 5.0

Il Ministro ha confermato che nei prossimi giorni verranno presentate alcune modifiche al piano, volte a migliorarne l’efficacia e a facilitarne l’adozione. Questo aggiornamento risponde al feedback delle imprese italiane, permettendo un utilizzo più fluido e massimizzando i risultati delle iniziative in corso.

Verso un futuro sostenibile e competitivo

Con la Transizione 5.0, l’Italia punta a confermarsi leader nell’adozione di modelli sostenibili, allineandosi con i più alti standard internazionali in tema di sostenibilità e innovazione. I manager della sostenibilità, in particolare, troveranno nel piano un alleato strategico per facilitare una transizione che è, al contempo, tecnologica e culturale, in cui le imprese italiane potranno diventare protagoniste di un cambiamento positivo e competitivo.