Nuove direttive dall’Economia per una maggiore chiarezza fiscale
Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, è pronto a firmare un atto di indirizzo che mira a chiarire i limiti delle contestazioni fiscali legate all’abuso del diritto. L’obiettivo è garantire maggiore certezza e trasparenza per i contribuenti e gli investitori, riducendo al contempo il rischio di contestazioni retroattive da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Libertà di Scelta senza Blocchi Preventivi
Secondo le nuove direttive, il contribuente sarà libero di adottare scelte fiscali che comportino un risparmio di imposte, purché rispettino le regole vigenti. Non saranno previsti blocchi preventivi da parte dell’amministrazione fiscale se tali scelte vengono effettuate in conformità con le normative esistenti.
L’obiettivo è chiaro: semplificare le operazioni fiscali, garantendo al contempo un margine di manovra ai contribuenti e agli intermediari.
Questo approccio punta a evitare che l’amministrazione fiscale proceda con accertamenti preventivi o contestazioni indiscriminate, concentrando le verifiche solo nei casi di violazioni ben definite.
Chiarezza per Operazioni Straordinarie e Investimenti Internazionali
Uno degli aspetti più innovativi dell’atto di indirizzo riguarda le operazioni straordinarie. In particolare, il Governo ha rivisto le regole fiscali per le rivalutazioni di partecipazioni societarie, introducendo la possibilità di cederle anche dopo una rivalutazione senza incorrere automaticamente in contestazioni fiscali.
Questo è un punto particolarmente delicato per gli investitori internazionali, spesso scoraggiati dall’incertezza fiscale che circonda operazioni di acquisizione e riorganizzazione aziendale.
Secondo il viceministro Leo, il nuovo indirizzo consentirà di mantenere una maggiore libertà di scelta tra regimi alternativi, anche quando queste scelte comportano un risparmio d’imposta. Tuttavia, saranno stabiliti paletti chiari per evitare abusi, soprattutto per operazioni meramente strumentali o circolari, prive di una reale sostanza economica.
Centralità del Contraddittorio Preventivo
Un altro pilastro dell’atto di indirizzo riguarda la centralità del contraddittorio preventivo con il contribuente.
Il principio del contraddittorio mira a garantire un confronto aperto tra amministrazione fiscale e contribuente prima di emettere accertamenti o contestazioni, tutelando così i diritti dei cittadini e delle imprese.
Questo approccio è in linea con lo Statuto del Contribuente e con le recenti riforme introdotte dal Decreto Legislativo 209/2022, che rafforzano la tutela procedurale e promuovono la trasparenza fiscale.
Il Parere degli Esperti
Gli esperti del settore accolgono con favore l’iniziativa, sottolineando come l’introduzione di criteri più chiari possa favorire gli investimenti, soprattutto dall’estero. Tuttavia, rimangono alcuni interrogativi sulla concreta applicazione delle nuove regole, in particolare sulla definizione di “sostanza economica” delle operazioni e sui confini del risparmio fiscale legittimo.
Cassazione: Presa in Carico dell’Ader non Impugnabile
Parallelamente, la Corte di Cassazione ha stabilito che la comunicazione di presa in carico da parte dell’agente della riscossione non è impugnabile, poiché non rappresenta un atto lesivo per il contribuente.
Secondo l’ordinanza 4903 del 26 febbraio, questa comunicazione ha solo una funzione informativa e non pregiudica la posizione giuridica del destinatario.
Questa sentenza conferma che il contribuente può impugnare solo atti lesivi come l’intimazione ad adempiere, ma non la semplice comunicazione di presa in carico.
Si tratta di una precisazione importante che chiarisce i confini tra atto prodromico e atto impugnabile, evitando contenziosi inutili e garantendo maggiore certezza giuridica.
Verso un Fisco più Trasparente e Semplificato
L’atto di indirizzo del viceministro Leo e la recente sentenza della Cassazione rappresentano due tasselli fondamentali verso un sistema fiscale più trasparente e prevedibile.
La possibilità di adottare scelte fiscali senza il timore di contestazioni retroattive e la chiarezza sui confini degli atti impugnabili rappresentano un passo importante per migliorare il rapporto tra Fisco e contribuenti.
Queste novità potrebbero attrarre maggiori investimenti internazionali e stimolare la crescita economica, favorendo un clima di fiducia e trasparenza fiscale.
In attesa dell’entrata in vigore delle nuove direttive, rimane alta l’attenzione da parte degli operatori del settore e dei contribuenti, desiderosi di vedere come verranno applicate nella pratica queste nuove regole.