Il ministero dell’Ambiente ha varato il provvedimento per ripartire le risorse.
Il Ministero dell’Ambiente ha recentemente approvato un finanziamento di oltre 38 milioni di euro, destinato a tutte le regioni italiane per supportare progetti innovativi di produzione di energia da fonti rinnovabili. Questi progetti mirano a promuovere l’autoconsumo energetico e possono includere configurazioni collettive come le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), un modello che sta guadagnando sempre più rilevanza in Italia e in Europa.
L’Obiettivo: Promuovere l’Autoconsumo e le Buone Pratiche Energetiche
Il finanziamento è rivolto a iniziative considerate “esemplari” per l’adozione di impianti di produzione di energia rinnovabile, anche integrati con sistemi di accumulo. L’obiettivo principale è diffondere buone pratiche nel settore energetico, con un forte accento sull’autoconsumo, sia individuale che collettivo. Questi progetti saranno realizzati su aree di proprietà delle amministrazioni pubbliche, che avranno anche il compito di promuovere l’accettazione pubblica e la diffusione delle energie rinnovabili.
Il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha sottolineato l’importanza di partire dal settore pubblico per favorire l’adozione di modelli energetici sostenibili. “È un buon segnale per spingere il territorio, partendo dal buon esempio del pubblico, allo sviluppo delle fonti rinnovabili nelle aree idonee, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC)”, ha dichiarato il ministro.
Ripartizione dei Fondi e Obiettivi Regionali
I fondi saranno distribuiti proporzionalmente in base alla “potenza obiettivo” stabilita per ciascuna regione dal decreto Aree Idonee. Questo approccio mira a stimolare lo sviluppo di capacità produttiva energetica rinnovabile in modo bilanciato su tutto il territorio nazionale.
Alcune regioni si stanno già muovendo in questa direzione. La Lombardia, ad esempio, ha annunciato a gennaio un bando di 47,7 milioni di euro per sostenere le CER sugli immobili pubblici, mentre il Piemonte sta sviluppando strumenti specifici per incentivare l’autoconsumo collettivo.
Il Contesto Normativo e l’Impatto sulle Comunità Energetiche
Questo finanziamento si inserisce in un quadro normativo nazionale ed europeo volto a favorire le comunità energetiche rinnovabili. Secondo i dati del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) aggiornati al 6 febbraio, in Italia sono state presentate 639 richieste per accedere al servizio di autoconsumo diffuso regolato dal decreto Cacer, in vigore dal gennaio 2024, di cui 372 già ammesse.
Le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano un modello innovativo per la gestione condivisa dell’energia, favorendo non solo l’efficienza energetica ma anche la coesione sociale e lo sviluppo economico locale.
Opportunità per le Imprese e il Supporto di Ambra Consulting
Le aziende interessate a cogliere queste opportunità possono beneficiare dell’assistenza di Ambra Consulting, specializzata in soluzioni per la transizione energetica e l’accesso a incentivi pubblici. Attraverso programmi come Transizione 5.0, che offre crediti d’imposta per progetti di autoproduzione energetica da fonti rinnovabili e per la digitalizzazione industriale, Ambra Consulting supporta le imprese nel percorso verso la sostenibilità.
Inoltre, il Fondo Nuove Competenze rappresenta uno strumento strategico per aggiornare e riqualificare le competenze dei lavoratori, in linea con i requisiti di innovazione ecologica e digitale richiesti dai nuovi modelli energetici.
Le comunità energetiche rinnovabili sono destinate a diventare protagoniste della transizione energetica italiana, favorendo un modello di sviluppo sostenibile e partecipativo. Con il supporto di Ambra Consulting, le imprese possono non solo beneficiare di agevolazioni fiscali e contributi, ma anche acquisire un vantaggio competitivo nel settore delle energie rinnovabili.
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