La politica italiana continua a lavorare per rendere il Piano Transizione 5.0 più attrattivo e accessibile alle imprese, in particolare attraverso modifiche normative attualmente in discussione.
Mentre il Decreto Fiscale è al vaglio del Senato, diverse proposte emendative stanno emergendo, delineando un quadro di opportunità per le aziende che puntano a innovazione e sostenibilità.
Un Piano in evoluzione
Il Piano Transizione 5.0, nato per favorire la transizione digitale ed energetica delle imprese, si trova al centro di importanti interventi legislativi. Tra questi spiccano due emendamenti, 74.020 e 74.021, presentati dal deputato Maurizio Casasco e colleghi, che promettono di migliorare significativamente l’accesso ai crediti d’imposta.
Le Sette semplificazioni chiave dell’Emendamento 74.021
L’emendamento 74.021, supportato da Forza Italia, introduce modifiche sostanziali che mirano a semplificare le procedure e ampliare le opportunità per le imprese. Ecco i punti principali:
- Proroga del Piano: Estensione della scadenza dal 31 dicembre 2025 al 30 giugno 2026, concedendo alle aziende sei mesi in più per completare i loro progetti.
- Retroattività degli Investimenti: Gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2024, anche prima della presentazione della richiesta di credito d’imposta, saranno ammissibili.
- Focus su Processi Specifici: Le imprese potranno includere più processi produttivi in un unico progetto di innovazione, purché ciascuno consegua una riduzione dei consumi energetici del 5%.
- Autoconsumo Energetico: Possibilità per le aziende di autocertificare che l’energia prodotta da fonti rinnovabili è destinata all’autoconsumo.
- Apertura ai Combustibili Fossili: Progetti che riducono l’uso di combustibili fossili e le emissioni di CO2, a parità di volumi produttivi, saranno ammissibili.
- Semplificazione Procedurale: Istruzioni dettagliate del Ministero e del GSE aiuteranno a sanare errori formali nelle domande e nella documentazione.
- Cumulo con Altri Incentivi: Viene eliminato il divieto di cumulo con il Piano Transizione 4.0, favorendo una maggiore integrazione delle agevolazioni.
Emendamento 74.020: ulteriori vantaggi
L’emendamento 74.020, anch’esso presentato da Casasco con il supporto di Luca Squeri, aggiunge due ulteriori proposte:
- Eccezioni DNSH per ETS: Anche le attività soggette al sistema di scambio di quote di emissione (ETS) potranno accedere ai benefici se riducono le emissioni.
- Cumulo con Certificati Bianchi: Le imprese potranno combinare i crediti d’imposta con i certificati bianchi, aumentando l’efficienza degli investimenti.
Implicazioni per le Grandi Aziende
Queste modifiche offrono nuove opportunità per le grandi imprese, che possono sfruttare il Piano Transizione 5.0 per accelerare l’innovazione e migliorare la sostenibilità. I vantaggi includono:
- Maggiore flessibilità nell’integrazione dei progetti.
- Ottimizzazione delle agevolazioni fiscali grazie al cumulo con altri incentivi.
- Riduzione dei tempi e dei costi burocratici, favorendo una pianificazione strategica più efficiente.
Prospettive Future
La conversione del Decreto Fiscale e l’approvazione della Legge di Bilancio 2025 saranno decisive per confermare queste novità. I manager aziendali devono seguire attentamente l’evoluzione normativa per adattare le loro strategie di investimento e massimizzare i benefici del Piano Transizione 5.0.
Con queste modifiche, il governo punta a rendere il piano un motore per la crescita industriale, allineandosi agli obiettivi europei di sostenibilità e innovazione. Per le piccole e grandi aziende, il momento di agire è ora.