Con l’introduzione del Piano Transizione 5.0, le imprese italiane hanno ora l’opportunità di ottenere un vantaggioso credito d’imposta fino al 45% per sostenere i loro investimenti in tecnologie all’avanguardia e progetti di efficienza energetica.

Questo incentivo non solo permette di abbattere i costi di transizione verso modelli produttivi più sostenibili e innovativi, ma offre anche la possibilità di rimborsare subito una parte significativa dell’investimento. Un’occasione da non perdere per gli imprenditori pronti a portare la loro azienda nel futuro.

Chi può partecipare?

Il credito d’imposta del Piano Transizione 5.0 è rivolto a tutte le imprese residenti in Italia, indipendentemente dalla loro forma giuridica, settore economico, dimensione o regime fiscale. Sono ammesse tutte le imprese, a meno che non si trovino in situazioni di crisi aziendale, come fallimento o liquidazione, o non rispettino normative fondamentali, come quelle sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Quali investimenti sono ammessi?

Le tipologie di investimenti ammissibili sono specifiche e mirate a favorire l’innovazione e la sostenibilità:

  1. Beni materiali e immateriali 4.0: Inclusi nell’Allegato A e B della legge 11 dicembre 2016, n. 232. Si tratta di beni come macchinari interconnessi, software avanzati per la gestione della produzione e strumenti per l’automazione industriale che contribuiscono a ridurre il consumo energetico.
  2. Autoproduzione di energia rinnovabile: Investimenti in impianti finalizzati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, destinata all’autoconsumo, che siano localizzati presso la stessa struttura produttiva o in prossimità, e che includano anche impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta.
  3. Formazione del personale: Attività formative che mirano a sviluppare competenze specifiche nelle tecnologie digitali e nelle tecnologie energetiche necessarie per la transizione green dei processi produttivi. Questo tipo di investimento può coprire fino al 10% del totale degli investimenti materiali e immateriali e non superare il tetto di 300.000 euro per impresa.

Esempi di settori aziendali che possono beneficiarne:

  1. Settore manifatturiero: Implementazione di robot collaborativi per migliorare l’efficienza delle linee di produzione e ridurre i consumi energetici.
  2. Industria alimentare: Introduzione di sistemi di gestione energetica intelligente per ottimizzare i consumi nelle fasi di produzione e stoccaggio.
  3. Settore tessile: Adozione di tecnologie per la personalizzazione di massa, riducendo gli sprechi e migliorando la sostenibilità del ciclo produttivo.
  4. Logistica e trasporti: Investimenti in software avanzati per la gestione e l’ottimizzazione delle flotte, con conseguenti risparmi energetici e riduzione delle emissioni.

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Non lasciarti sfuggire questa opportunità: con il 45% di credito d’imposta, puoi abbattere i costi della transizione e rimborsare immediatamente una parte del tuo investimento, garantendo alla tua impresa un futuro più sostenibile e competitivo.

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