La nuova legge punta a rivoluzionare la produzione industriale europea, promuovendo energie rinnovabili e tecnologie sostenibili
In una mossa decisiva per la transizione energetica, il Parlamento Europeo ha varato il Net-Zero Industry Act (NZIA), posizionandolo come un pilastro fondamentale nella strategia verso la neutralità carbonica entro il 2050. Questo atto legislativo, che si colloca nel quadro più ampio delle iniziative europee per il taglio delle emissioni annuali e l’abbandono dei combustibili fossili, mira a rendere l’industria europea leader nella produzione di tecnologie a zero emissioni.
Ambizioni e dettagli del NZIA
Il NZIA stabilisce che l’industria europea debba coprire almeno il 40% del proprio fabbisogno annuale di prodotti tecnologici strategici, con un focus particolare sulle componenti per le fonti di energia rinnovabile, come moduli solari e fotovoltaici, batterie e pompe di calore. Questo obiettivo ambizioso è supportato da una serie di misure normative che accelereranno le autorizzazioni per i grandi progetti di produzione, con tempi massimi di 18 mesi per i progetti superiori a 1 GW, e di soli 12 mesi per impianti più piccoli.
Le priorità: non solo FER (energie rinnovabili)
Oltre a promuovere l’energia rinnovabile, il NZIA integra anche tecnologie considerate “a basse emissioni”, come il nucleare e i sistemi di cattura e stoccaggio del CO2 (CCS), prevedendo obiettivi di stoccaggio annuali significativi. Queste inclusioni riflettono un approccio pragmatico e diversificato alla decarbonizzazione, riconoscendo la necessità di un mix energetico variegato per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni.
Implicazioni per i Gestori Energetici
Per gli energy manager, il NZIA rappresenta una svolta strategica che richiederà un ripensamento delle politiche energetiche aziendali. La legge impone che le aste per i progetti FER adottino criteri di prequalificazione che vanno oltre il semplice costo, includendo sostenibilità ambientale e contributo all’innovazione. Inoltre, la legge promuove un approvvigionamento preferenziale di tecnologie prodotte almeno per il 50% in Europa, una clausola che potrebbe ristrutturare le catene di approvvigionamento e incentivare l’innovazione locale.
Libertà statale e obiettivi comunitari
Il NZIA lascia agli Stati membri la libertà di definire il proprio mix energetico, pur stabilendo chiare linee guida su quali tecnologie siano essenziali per il conseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione. Questo equilibrio tra autonomia nazionale e obiettivi comuni è vitale per mantenere l’unità dell’UE pur rispettando le diverse realtà energetiche e industriali dei singoli stati.
Conclusioni e prossimi passi
L’approvazione del NZIA segna un passo significativo verso la realizzazione degli obiettivi ambientali dell’UE. Tuttavia, l’effettiva implementazione delle sue disposizioni e la loro adozione da parte degli Stati membri sarà cruciale. Per gli energy manager, questo significa rimanere informati e proattivi, adattando le strategie aziendali non solo per conformarsi ma per sfruttare al meglio le opportunità emergenti in un mercato in rapida evoluzione. Con l’approvazione formale attesa dal Consiglio, il settore può prepararsi a una trasformazione che promette di essere sia una sfida che un’opportunità.