In un mondo sempre più orientato verso un futuro energetico sostenibile, la gestione efficace delle fonti rinnovabili e degli accumuli elettrici diventa essenziale.
L’ex Presidente di Arera, l’Autorità di regolazione per l’energia, Guido Bortoni, mette in evidenza la rilevanza del meccanismo sancito dall’articolo 18 del D.Lgs.210, che lega indissolubilmente le energie rinnovabili agli accumuli elettrici.
L’articolo 18 rappresenta un cambiamento significativo nel panorama energetico italiano. Facilita gli investimenti sia nelle energie rinnovabili sia negli accumuli, promuovendo una crescita sostenuta e integrata nel mercato elettrico. L’obiettivo è chiaro: preparare l’Italia e, più ampiamente, l’Europa, a un ingresso a pieno titolo delle energie rinnovabili nella cultura energetica nazionale.
L’importanza degli accumuli sta emergendo con forza nell’attuale transizione del mix elettrico italiano. Le fonti rinnovabili basate su flussi energetici naturali, come il solare e il vento, stanno progressivamente riducendo la funzione di stoccaggio di energia che era garantita dalla programmabilità delle fonti fossili. Gli accumuli di sistema, secondo Bortoni, sono la chiave per trasformare l’elettricità prodotta dai flussi rinnovabili in altre forme di energia stoccabile, sia temporaneamente sia definitivamente.
Per le aziende e gli energy manager, questo rappresenta un punto di svolta. L’aumento degli investimenti in rinnovabili porta a una maggiore volatilità e imprevedibilità dei prezzi nel mercato elettrico, rendendo gli investimenti più rischiosi. Gli stoccaggi di sistema possono stabilizzare i prezzi e aumentare la domanda virtuale, rendendo gli investimenti rinnovabili più sicuri e prevedibili.
L’articolo 18, approvato dalla Commissione europea, viene indicato come un modello innovativo da replicare negli Stati membri. Questo meccanismo si collega a mercati innovativi di promozione delle fonti rinnovabili, dove privati operatori di mercato partecipano con i propri investimenti alla transizione energetica di interesse generale.
Le imprese di tutte le dimensioni devono prendere atto di questa evoluzione. Con una quota di fonti rinnovabili prevista per raddoppiare entro il 2030, raggiungendo circa il 70% della totale elettricità prodotta a livello nazionale, è fondamentale essere preparati e adattarsi a questa realtà in cambiamento.
Per gli energy manager, l’articolo 18 apre nuove prospettive. La gestione dell’aleatorietà dell’energia elettrica prodotta da rinnovabili diventa un compito meno arduo con la presenza degli stoccaggi di sistema. Questi asset non solo forniscono una soluzione di time-shift, ma possono anche offrire pacchetti di energia rinnovabile, trasformando il profilo di produzione in uno controllabile e fruibile dai clienti finali.
In conclusione, l’articolo 18 del D.Lgs.210 non è solo un segno di successo per il Paese, ma anche una dimostrazione di leadership italiana nel settore energetico in Europa. Gli energy manager e i commerciali delle aziende, piccole, medie e grandi, sono chiamati a giocare un ruolo attivo in questa rivoluzione, guidando il cammino verso un futuro energetico più sostenibile e sicuro.